Canonica di Palazzago

Ristrutturazione della casa parrocchiale

La casa parrocchiale di Palazzago fino all’inizio del XX secolo si trovava ove oggi è situato il Bar Sport, al mappale 52. Con il passare del tempo era però diventata inadeguata. In occasione della Visita Pastorale del 25 marzo 1907 monsignor Giacomo Maria dei conti Radini Tedeschi, vescovo di Bergamo dal 1905 al 1914, sollecitò don Giovanni Battista Todeschini (1869-1945), prevosto di Palazzago dal 1906 al 1945, a realizzare una nuova casa  parrocchiale. Don Todeschini definì questo invito un quasi comando. Il prevosto si mise all’opera, acquistò il terreno, mappale 114b, e con l’aiuto della popolazione nel 1908 ideò, iniziò e finì la nuova casa, come egli annotò nel Cronicon parrocchiale. Il popolo si prestò in vari modi e soprattutto per il trasporto del materiale. La spesa fu di circa 25.000 lire, compreso l’acquisto del fondo, posto a pochi metri dalla chiesa prepositurale. A fine anno Don Todeschini entrò nella nuova casa, che era a lui intestata.

Sulla chiave di volta della porta d’ingresso principale si trova incisa la data 1909, probabilmente anno delle ultime finiture.

Il progetto esecutivo prevede la ristrutturazione totale dell’edificio senza snaturarne l’impianto architettonico. L’impianto è a base quadrata di concezione classica con matrice di base ben strutturata e proporzionata sia in orizzontale che in verticale. L’intervento intende essere rispettoso dell’architettura nella sua composizione e linguaggio tipologico per tanto nel rispetto degli elementi che lo compongono la procedura non sarà invasiva. L’intero edificio manterrà la sua struttura e ripartizione interna portante data dai muri perimetrali e da due setti centrali che attraversano l’edificio da nord a sud.

Il progetto di conservazione delle facciate si basa fondamentalmente sul rilievo, inteso come completa conoscenza  preliminare del progetto. Lo scopo è di rappresentare anzitutto l’immagine della facciata intesa come architettura-struttura nel modo più verosimile alla realtà e di rilevare, comprendere l’oggetto che si sta indagando. Il progetto prevede la ricerca di materiale idoneo con caratteristiche tradizionali, adeguate al supporto murario esistente.

Il progetto prevede la ricerca di materiale idoneo con caratteristiche tradizionali, adeguate al supporto murario esistente. Particolare attenzione sarà rivolta alla stesura degli starti. La scelta di prevedere la stesura di un intonaco a base di calce non ha la volontà di ripristino inteso come riproduzione dell’antico ma il nuovo apporto di materia giustificato dallo stato eccessivo di degrado è sentita come necessità di proteggere gli strati sottostanti del supporto che altrimenti sarebbero sottoposti a ulteriore degrado. Saranno consolidati e conservati i contorni delle aperture così come la cornice di gronda che sarà adeguatamente ripulita e ripristinata nei distacchi.


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